Ricorre domani l’ottavo anniversario dell’ingresso di mons. Ovidio Vezzoli nella diocesi di Fidenza. “Sapevamo poco o nulla di lui, ma è bastata la prima celebrazione eucaristica presieduta in cattedrale per conoscere uno dei tratti peculiari della sua personalità. Al centro del Vangelo vi era infatti la parabola del seminatore: e l’omelia del nuovo presule si è trasformata in una lectio divina rivelatrice di una passione profonda per la Parola di Dio, che lo avrebbe sempre accompagnato anche in seguito”, si legge in una nota pubblicata sul settimanale diocesano “Il Risveglio”. “Soprattutto nei tempi forti di Avvento/Natale e Quaresima/Pasqua il popolo di Dio ha potuto sperimentare che proprio la Parola di Dio è ‘la parte migliore’, ascoltata da Maria in silenzio ai piedi di Gesù nella famosa scena di Betania”, prosegue la nota. “Ma c’è molto altro. Le ultime lettere pastorali – viene osservato – ci hanno aiutato, anno per anno, a rinnovare nel nostro cammino di fede le quattro colonne poste a fondamento della fede degli apostoli nella Chiesa di Gerusalemme. E quest’anno la meditazione sui primi tre libri dell’Apocalisse ha messo in evidenza le ‘deviazioni’ cui le sette Chiese dell’Asia Minore sono soggette quando non si lasciano guidare dallo Spirito”. “Ma è soprattutto nel cammino sinodale, iniziato nell’ottobre 2021 attraverso le sue tre fasi (narrativa, sapienziale, profetica) che abbiamo potuto sperimentare la presenza insostituibile del nostro vescovo”, si legge ancora nella nota: “Proprio per questo è stato sempre vicino alle parrocchie, alle associazioni e ai movimenti nel loro sforzo di rendere Cristo visibile in mezzo a noi come speranza che non delude. E il vescovo ci ha ripetuto che la sinodalità va sempre più compresa e vissuta come dimensione essenziale della vita ordinaria delle Chiese locali. Grazie vescovo Ovidio!”.