Resterà in città fino a domani, 3 maggio, Alphonsus Cullinan, vescovo irlandese di Waterford Lismore, terra natale di san Cataldo, patrono di Taranto. Negli scorsi giorni ha dato inizio alla novena solenne che condurrà al triduo di festeggiamenti per san Cataldo, dall’8 al 10 maggio. Ad ottobre scorso una delegazione tarantina, guidata da don Emanuele Ferro, parroco della cattedrale, andò nella diocesi di Waterford Lismore per conoscere il vescovo e stabilire un collegamento con i luoghi di nascita del patrono tarantino. Da qui la visita di Cullinan. Una venuta salutata dall’arcivescovo di Taranto, mons. Ciro Miniero, e dalle istituzioni locali, che hanno partecipato ad un convegno a tema, a Palazzo di Città, e anche alla celebrazione eucaristica nella basilica cattedrale. Insieme a loro le tante delegazioni delle Terre cataldiane, dalla barese Corato, a Caltanissetta e Frosinone, passando per Cirò Marina, cittadine dove è ancora forte e vivo il culto per il santo. Prima della messa un corteo con le reliquie e il simulacro argenteo del santo si è snodato dalla cappella san Leonardo del castello aragonese fino alla Cattedrale, lungo via Duomo. Il lungo pomeriggio era iniziato con un’escursione delle delegazioni e del vescovo Cullinan, tra i mari di san Cataldo. “Sono molto contento di essere qui – ha detto il vescovo irlandese –. Nonostante sia la sua terra natale, da noi il culto di san Cataldo è meno diffuso purtroppo”.