“L’età moderna è stata caratterizzata dalla ‘Conquista’, di terre, ricchezze, risorse. Nei secoli, dall’abbandono progressivo di territori non più fertili, con le migrazioni verso nuovi lidi. In tempi relativamente recenti, con il mito, in America, della ‘Nuova frontiera’. Regole e strumenti ci sarebbero per affrontare questa fase e allora perché il sistema multilaterale sembra non riuscirci, con il rischio del ripetersi di quanto accaduto negli anni Trenta del secolo scorso: sfiducia nella democrazia, riemergere di unilateralismo e nazionalismi?”. Lo ha sottolineato oggi pomeriggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla cerimonia di consegna dell’onorificenza accademica di dottore honoris causa dall’Università di Aix-Marseille.
“Oggi come allora – ha osservato il Capo dello Stato – si allarga il campo di quanti, ritenendo superflue se non dannose per i propri interessi le organizzazioni internazionali, pensano di abbandonarle. Interessi di chi? Dei cittadini? Dei popoli del mondo? Non risulta che sia così”. “Le conseguenze di queste scelte, la storia ci insegna, sono purtroppo già scritte”, ha ammonito Mattarella, secondo cui “è il momento di agire: ricordando le lezioni della storia e avendo a mente il fatto che l’ordine internazionale non è statico. È un’entità dinamica, che deve sapersi adattare ai cambiamenti, senza cedimenti su principi, valori e diritti che i popoli hanno conquistato e affermato”.