I frati carmelitani scalzi, dopo oltre cinquant’anni di servizio pastorale in Nicaragua, lasciano il Paese, costretti a tale gesto dalla situazione di persecuzione alla Chiesa che si vive nel Paese. “È un esilio”, scrive sui propri profili social l’avvocata e ricercatrice Martha Patricia Molina, che regolarmente documenta gli atti di ostilità verso la Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane da parte del regime Ortega-Murillo.
La partenza dell’ordine religioso è stata annunciata dalla Provincia di Nostra Signora di Guadalupe, che ha sede a San Salvador. I religiosi, nel lasciare il Paese, hanno consegnato all’arcidiocesi di Managua la parrocchia di Nostra Signora del Carmelo, e hanno ringraziato la comunità “per il cammino di fede che abbiamo percorso insieme. Presentiamo la nostra preghiera di ringraziamento a Dio per il dono di aver fatto un cammino di fede con tanti parrocchiani, di aver celebrato la gioia della devozione mariana e l’approfondimento della fede eucaristica”. Nel messaggio si ringrazia anche il cardinale Augusto Brenes, arcivescovo di Managua, per il suo accompagnamento.