Giornata della memoria: “La Rosa Bianca. Studenti contro Hitler”, nuovo libro racconta la resistenza dei giovani tedeschi

Si intitola “La Rosa Bianca. Studenti contro Hitler” il nuovo volume illustrato per ragazzi che la casa editrice della diocesi di Milano pubblica in vista del 27 gennaio, Giornata della memoria. Il volume (Ipl) porta le firme di Jean-Francois Vivier, Beniamino Delvecchio e Francesco Rizzato. “Questo fumetto, che unisce immagini evocative a una narrazione storica accurata, rende omaggio a un gruppo di giovani studenti tedeschi che, nella Germania del 1942, osarono sfidare il regime di Hitler in nome della libertà e della dignità umana”, spiegano dalla casa editrice. “La storia della Rosa Bianca rappresenta uno dei capitoli più luminosi e tragici nella lotta contro il regime nazista. Questo movimento di resistenza, nato nel 1942 tra le mura dell’Università di Monaco, fu formato da un gruppo di studenti di Medicina animati da un profondo senso di giustizia e dal desiderio di opporsi al totalitarismo. Guidati dai fratelli Hans e Sophie Scholl, questi giovani dimostrarono un coraggio straordinario sfidando apertamente la tirannia di Adolf Hitler”.
“Nel pieno della seconda guerra mondiale, quando il regime nazista dominava incontrastato in Germania, la Rosa Bianca osò sfidare l’autorità distribuendo volantini che denunciavano le atrocità del nazismo”. I volantini distribuiti dalla Rosa Bianca “erano un’arma potente contro la propaganda del regime e […] invitavano a riflettere sul valore della libertà, della dignità umana e della necessità di agire per difendere questi principi fondamentali. La loro circolazione, sebbene rischiosa, rappresentava un atto di resistenza che faceva tremare il regime”. “Il pensiero alla base del movimento della Rosa Bianca”, che fra l’altro raccoglieva giovani di diverse confessioni cristiane, era “profondamente radicato nella convinzione che lo Stato non potesse mai giustificare la violazione dei diritti fondamentali in nome di un presunto bene superiore”.
Hans e Sophie Scholl, i volti più noti del movimento, “incarnarono la determinazione e il coraggio della Rosa Bianca. Nel febbraio del 1943, mentre distribuivano volantini all’Università di Monaco, furono arrestati dalla Gestapo. Processati sommariamente, vennero condannati a morte e giustiziati poche ore dopo. Il loro sacrificio, però, non fu vano: la loro storia divenne un simbolo di resistenza e ispirò molte altre persone a combattere contro il nazismo”.

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