(Milano) “Vivere sempre la propria vita. Un dialogo tra scienza, etica e cura”. Questo il titolo del convegno, che si svolge oggi, presso l’aula magna dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, dalle 17, con la presenza dell’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. “Di fatto l’idea parte dalla cappellania dell’Istituto con lo scopo di creare un dialogo sul tema del fine vita. È stata coinvolta la Pontificia Accademia per la vita (all’assise parteciperà anche il presidente dell’Accademia, monsignor Vincenzo Paglia, e la Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, con il sostegno di Regione Lombardia”. “Nel contesto dell’assise verrà anche presentato il volume, ‘Piccolo lessico del Fine-Vita’”, ha spiegato don Tullio Proserpio, cappellano dell’Ircss.
“Si tratta – ha aggiunto Proserpio – di un momento di riflessione che vuole introdurre un dibattito rispetto a una tematica così particolare di fronte alla quale oggi siamo tutti molto sensibili. L’obiettivo è sviluppare un confronto e non una sorta di competizione, una lotta, per cercare di capire chi ha ragione e chi ha torto, come accade spesso su tale tematica”.
“La cappellania dell’Istituto dei Tumori ha voluto muoversi in questo senso”, ha concluso don Proserpio, “proprio per mostrare che la Chiesa è disponibile a dialogare su questioni complicate, nel momento in cui abbiamo la capacità di non ergerci sulle nostre presunte sicurezze, lasciando da parte i dogmi, da una parte come dall’altra, religiosi o meno, per arrivare a creare la possibilità di un dialogo autentico. Senza dimenticare la possibilità di riconoscere, in una posizione diversa rispetto alla nostra, qualche cosa comunque di positivo per il bene della persona malata. È bello che questo dialogo avvenga all’interno dell’Istituto dove, al di là della teoria, si lavora sul campo”.