Femminicidi. Vigilante (Giraffa Onlus): “Occorre una sinergia educativa tra scuola e famiglie”

L’associazione ha lanciato a Bari uno sportello itinerante nell’ambito del progetto “A un passo da te” per "rafforzare la rete territoriale antiviolenza"

“Non possiamo pensare di fare sensibilizzazione ai giovani senza coinvolgere le famiglie e costruire il linguaggio della non violenza insieme agli insegnanti. Occorre una sinergia affinché si costruisca, insieme, un modello educativo tenendo conto dell’emotività dei ragazzi, dei loro sentimenti e delle loro fragilità”. Commenta così Maria Pia Vigilante, presidente dell’associazione Giraffa (Gruppo Indagine Resistenza Alla Follia Femminile) di Bari, che si occupa di donne vittime di violenza, “l’ennesimo ed efferato” femminicidio: l’uccisione della giovanissima Martina, ad Afragola, da parte dell’ex fidanzato.

“Quanto accaduto  – continua – ci fa capire che la violenza non conosce età. Se non iniziamo seriamente ad agire sulla cultura non ne usciremo più. Fino a qualche tempo fa piangevamo Giulia Cecchettin, ma l’età delle vittime si sta abbassando notevolmente e questo non può lasciarci indifferenti”. E proprio per contrastare questo fenomeno, l’associazione Giraffa ha lanciato a Bari uno sportello itinerante nell’ambito del progetto “A un passo da te”, realizzato in partenariato con A.S.D. The Studio, con il Liceo Scientifico Statale “Gaetano Salvemini” e con l’Istituto Comprensivo “B. Grimaldi – L. Lombardi” e finanziato da Puglia Capitale Sociale.

Il camper mobile, ben riconoscibile grazie al logo di Giraffa Onlus e al numero di pubblica utilità 1522,“mira a rafforzare la rete territoriale antiviolenza. È un modo di essere sempre più vicini alle donne – spiega la presidente -. Penso a quelle, giovani e meno giovani, che hanno difficoltà a muoversi perché sono particolarmente sorvegliate, a cui è impedito di raggiungerci per determinate ragioni”.

Lo sportello su ruote rappresenta quindi un punto di incontro per parlare e ascoltare, per aiutare le donne a ritrovare la forza necessaria per tornare ad amarsi. A bordo, operatrici specializzate intercetteranno e accoglieranno i loro bisogni e, se necessario, le accompagneranno al Centro antiviolenza. Ma non solo. “Il camper ha anche e soprattutto l’obiettivo di incontrare ragazzi e ragazze delle scuole. Sono già coinvolti il Liceo Salvemini e il Grimaldi Lombardi di Bari – aggiunge Maria Pia Vigilante – e già dal prossimo weekend cominceremo a girare per le piazze e per i luoghi più critici della città per fare azione di informazione e sensibilizzazione”.

“È impensabile, infatti, che un giovane ragazzo possa associare la forza alla violenza”.

“Essere forti è un’altra cosa: vuol dire superare un abbandono, la sofferenza, senza uccidere. Per questo, l’associazione organizza laboratori con genitori e insegnanti, oltre che con i giovani stessi, i quali molto spesso, per vergogna, hanno difficoltà a esprimere le proprie emozioni anche con i coetanei. Il percorso verso un’educazione ai sentimenti e all’affettività, alla parità e al contrasto agli stereotipi, deve essere collettivo”.

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