Povertà. Impagliazzo: “È in aumento e colpisce soprattutto gli anziani, le famiglie con figli e chi ha un lavoro precario”

Presentata dal presidente della Comunità di Sant'Egidio a Roma, mercoledì 6 dicembre, la guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi” già in distribuzione tra le persone in difficoltà della Capitale

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La povertà è in aumento e colpisce soprattutto gli anziani, le famiglie con figli e chi ha un lavoro precario”.

Parte da qui la relazione del presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, durante la presentazione, mercoledì 6 dicembre, a Roma, dell’annuale guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi” dedicata ai poveri di Roma già in distribuzione tra le persone in difficoltà della Capitale. A breve anche le edizioni dedicate ad altre città italiane come Napoli, Genova, Padova e Milano. Ben 280 pagine con indicazioni utili e puntuali per trovare luoghi dove trovare un pasto, assistenza, cure mediche, ascolto ma anche dove poter dormire, specie ora nella stagione più fredda, ma anche dove potersi lavare o fare una lavatrice. “La guida è cresciuta negli anni, il che vuol dire che è aumentata la solidarietà e questo è un bene naturalmente, ma è aumentato di pari passo anche il bisogno”, spiega Impagliazzo, ricordando i dati più recenti di Istat, Caritas e Censis che hanno fotografato, ciascuno con i propri metodi, lo stesso triste scenario: cinque milioni e seicentomila poveri, poco meno del 10% della popolazione nazionale, di questi un milione e trecentomila minori con particolari fragilità nella fascia tra i 4 e i 6 anni e nel Centro-Sud del Paese.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Noi chiediamo al Governo maggiore attenzione per i bambini e in particolare per i minori non accompagnati”, dice ancora il presidente di Sant’Egidio che punta il dito sulla piaga della povertà culturale come effetto della povertà economica (il 13% della popolazione in età scolare abbandona o comunque è a rischio di non completare i cicli dell’obbligo). “Due milioni di persone hanno rinunciato alle cure mediche, in quattro milioni si sono indebitate per accedervi” mentre 10 milioni di prestazioni sanitarie non sono state ancora erogate a causa del Covid e non ancora recuperate. Un quadro fosco causato dalla sequenza Covid, guerra in Ucraina, inflazione che ha eroso salari, risparmi e mangiato posti di lavoro. Ma se c’è una emergenza in particolare a cui rispondere è, per Sant’Egidio, quella della casa, solo a Roma ci sono 14mila famiglie in attesa di un alloggio popolare e sono stati censiti circa 3mila senza tetto. Cifre in aumento, che fanno a pugni con l’enorme quantità di immobili sfitti, che solo nella Capitale raggiungono le 60mila unità. Oltre a “migliorare le infrastrutture, è necessario aiutare le persone ripristinando il fondo a sostegno delle locazioni”, prosegue Sant’Egidio, ma anche trovando una sinergia che permetta di usare il patrimonio immobiliare pubblico e privato e lanciare una campagna di affitti calmierati. La Comunità stessa ha intanto lanciato un progetto di co-housing dal nome “Housing First” che ha permesso a persone che vivevano in strada o ad anziani soli non più in grado di fare fronte alle spese della casa di trovare (o ritrovare) autonomia andando ad abitare con uno o più coinquilini. Questo ha permesso, specialmente a chi viveva maggiormente ai margini, di recuperare le relazioni con il mondo, di trovare lavoro, di far valere i propri diritti, ottenere documenti, tutte cose che senza una casa e un domicilio non erano possibili.

L’incontro di presentazione della Guida è stata anche l’occasione per presentare il tradizionale pranzo di Natale che la Comunità di Sant’Egidio offre da 41 anni ai poveri della città e che sarà replicato in tantissime altre città d’Italia e del mondo, si stima che saranno serviti pasti ad oltre 250mila persone, di cui 80mila in Italia, un momento di festa e di distribuzione di generi alimentari e non. Per contribuire è possibile mandare un sms solidale o telefonare al 45586.

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