Dall’“Alleanza per Roma” nasce l’“Officina delle Opportunità”

Dopo il Fondo "Gesù Divino Lavoratore", istituito nel giugno 2020 da Papa Francesco, siglato il protocollo d’intesa per una nuova opera-segno, un progetto di accompagnamento, orientamento ed inserimento lavorativo promosso da Vicariato di Roma, Roma Capitale e Regione Lazio. Da parte di ogni ente uno stanziamento di 500mila euro confluiti in un fondo gestito dalla Caritas di Roma e monitorato da un Comitato di garanzia

(Foto SIR)

Nasce a Roma l’“Officina delle opportunità” per accompagnare i più fragili a reinserirsi nel mondo del lavoro, arricchendo il loro bagaglio formativo attraverso tirocini e specifici corsi, incoraggiando anche l’autoimprenditorialità. È la nuova opera-segno patrocinata da Vicariato di Roma, Roma Capitale e Regione Lazio, figlia dell’“Alleanza per Roma” stipulata nel giugno 2020 su sollecitazione di Papa Francesco con l’istituzione del Fondo “Gesù Divino Lavoratore”. L’iniziativa è stata presentata nella sala “Ugo Poletti” del Palazzo Lateranense in occasione della firma del protocollo d’intesa tra il cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, Daniele Leodori, presidente vicario della Regione Lazio, e Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale.

Per il progetto, della durata triennale, i tre enti hanno messo a disposizione un fondo pari a un milione e mezzo di euro (500mila euro ognuno) che sarà gestito dalla Caritas di Roma e monitorato da un Comitato di garanzia. Destinatari del progetto uomini e donne con lavori precari – individuati anche attraverso i servizi sociali territoriali, i Centri di orientamento al lavoro di Roma Capitale e i Centri per l’impiego della Regione Lazio – che versano in una grave situazione socioeconomica peggiorata con la pandemia, la quale ha reso ancora più visibile il fenomeno del lavoro nero.

Tra questi anche sacche di “nuovi” poveri, fragilità finora mai intercettate emerse a seguito della crisi sanitaria e dei rincari, conseguenza della guerra in Ucraina. Alle persone che si rivolgono alla rete territoriale della Caritas diocesana – 336 parrocchie e in modo particolare ai 217 centri di ascolto in rete – verrà offerto un primo orientamento. Per coloro che saranno presi in carico dall’Officina verrà elaborato un piano con azioni specifiche, quali attività di accompagnamento, tirocini extracurriculari e corsi di formazione e qualificazione professionale, attività di advocacy e comunicazione. Con Officina delle opportunità, ha spiegato il cardinale vicario Angelo De Donatis, si “vuole focalizzare l’attenzione sui temi cardine dell’accompagnamento delle persone, attraverso il contributo attivo delle comunità parrocchiali, del loro orientamento e dell’inserimento lavorativo, in stretta collaborazione con la Regione Lazio, con Roma Capitale e con gli altri soggetti che vorranno mettere a disposizione competenze, saperi, esperienze in grado di restituire dignità a coloro che sono in maggiori difficoltà”.

Dal porporato anche l’appello ad aziende, ditte, industrie e istituzioni a mettersi “insieme per dare nuova possibilità ai fragili dedicando una percentuale dell’attività produttiva alle fasce più vulnerabili quasi come un percorso preferenziale. Moltiplicate i talenti ricevuti in collaborazione con le energie dei poveri e fragili delle persone che hanno vissuto un fallimento – ha proseguito il vicario del Papa per la diocesi di Roma -. Diamoci insieme la possibilità di un’inversione di tendenza dove a prevalere sia il criterio di veder rifiorire la persona”.

Nell’agosto 2021, presentando i risultati del “Fondo Gesù Divino Lavoratore” era stato annunciato che “ci sarebbe stato uno step dedicato esclusivamente alla situazione lavorativa – ha ricordato il vescovo ausiliare di Roma Benoni Ambarus, delegato diocesano per la Carità -. Officina delle opportunità è quindi una promessa mantenuta per ridare dignità alle persone che possono e devono essere valorizzate”. Nella fase sperimentale del progetto Caritas diocesana “ha incontrato nei territori 261 persone – ha affermato Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma -. Quarantadue le offerte di lavoro alle quali hanno risposto circa 200 persone. Ad oggi sono stati stipulati 12 contratti di lavoro, attivati 14 corsi di formazione professionale e 5 tirocini extracurriculari”. Con il protocollo d’intesa le istituzioni “provano a dare un segnale di attenzione alle categorie più fragili – ha detto Daniele Leodori, presidente vicario della Regione Lazio -. Le istituzioni a volte vanno stimolate per recepire proposte brillanti e incisive che arrivano dal vasto settore del volontariato, cattolico e non. Idee che con piccoli segnali economici riescono a raggiungere grandi risultati”. Per il sindaco di Roma Roberto Gualtieri il protocollo “contiene positive indicazioni su una dimensione di impegno comune” e ribadendo che “non è possibile affrontare i problemi di Roma se non si mette al centro il tema del lavoro, la sua qualità e accessibilità” ha annunciato che “saranno devoluti alla Caritas diocesana i 100mila euro risparmiati dall’accensione dell’albero di Natale in piazza Venezia quest’anno alimentato da un impianto fotovoltaico”.

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