Tutela minori. Don Fadda (Cagliari): “È qualcosa che riguarda tutti. Il nostro scopo è quello di formare e sensibilizzare la gente”

Dallo scorso giugno è attivo in diocesi di Cagliari il Centro d’ascolto per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, il primo aperto in Sardegna, nato all’interno del Servizio diocesano, con lo scopo primario di diffondere la cultura della tutela dei minori all’interno della comunità ecclesiale, vuol promuovere specifici programmi formativi e informativi, volti alla sensibilizzazione e alla preparazione del clero, degli uffici pastorali e degli operatori pastorali sul tema della tutela dei minori e delle persone vulnerabili

foto SIR/Marco Calvarese

Dallo scorso giugno è attivo in diocesi di Cagliari il Centro d’ascolto per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, il primo aperto in Sardegna, nato all’interno del Servizio diocesano, con lo scopo primario di diffondere la cultura della tutela dei minori all’interno della comunità ecclesiale, vuol promuovere specifici programmi formativi e informativi, volti alla sensibilizzazione e alla preparazione del clero, degli uffici pastorali e degli operatori pastorali sul tema della tutela dei minori e delle persone vulnerabili.
“Il Servizio – racconta don Michele Fadda, parroco di San Sebastiano a Cagliari e responsabile del Servizio diocesano – ha vissuto un anno decisivo, proprio per l’apertura a giugno del Centro di ascolto. Si tratta di una realtà che ha una sua autonomia, ma rientra nell’ambito del Servizio e garantisce la riservatezza delle persone che hanno bisogno di accedere a questo tipo di ascolto, di sostegno e anche di segnalazione su eventuali casi di abuso”.

“C’è poi un altro aspetto – evidenzia il sacerdote – che riguarda proprio il Servizio, il cui specifico, quello per cui sono nati e si stanno sviluppando in tutta Italia: informare, formare e sensibilizzare al tema della tutela dei minori nella Chiesa”.
La tutela dei minori non è solo una problematica che interessa i sacerdoti, i vescovi o i responsabili ma “riguarda – ricorda don Michele – tutti i membri della Chiesa, popolo santo di Dio. Il nostro scopo è quello di formare e sensibilizzare la gente”.Nel corso dell’anno il Servizio Tutela minori e persone vulnerabili della diocesi di Cagliari ha realizzato diverse iniziative. “Abbiamo promosso – ricorda il sacerdote – due momenti importanti: il primo una Giornata di studio, che coinvolto diversi attori della società civile, delle istituzioni, delle associazioni che si occupano del tema. Una tavola rotonda, promossa dal nostro Servizio, ha permesso di conoscersi e guardarci in faccia, noi che abbiamo cura di portare avanti questo tipo di iniziative, sia per ciò che concerne la prevenzione, uno degli elementi importanti curato in maniera particolare dal Servizio, sia per quanto concerne l’accompagnamento delle persone abusate o maltrattate, soprattutto i minori, e anche per quanto concerne il trattamento del reo”.
Un altro appuntamento è stato realizzato invece un po’ più ad “intra”, con l’obiettivo di formare ed informare le associazioni, gli operatori parrocchiali, dei servizi e degli uffici diocesani. “Una giornata – specifica don Fadda – svoltasi in due tranche: una la mattina e l’altra il pomeriggio, che ha permesso di incontrare il clero e alcune persone delle associazioni, sul tema della tutela dei minori, a partire dalla individuazione delle tematiche legate alle caratteristiche dell’abuso, cosa significa abuso, quali sono le norme civili, canoniche e penali che riguardano questo tipo di reato/peccato e come comportarsi di fronte ad una segnalazione. Si è però parlato soprattutto di come creare ambienti sicuri, con un’attenzione particolare alla parrocchia, alle attività estive, visto che quell’incontro si è svolto a ridosso della stagione estiva”.
La Giornata di studi ha riscosso particolare apprezzamento tanto da essere replicata con quel format in diverse parti d’Italia.

“Il Servizio diocesano – dice ancora il referente – è formato da una serie di professionalità disponibile per incontri con associazioni, movimenti e parrocchie, nella formazione degli operatori, dei catechisti, di chi, oltre il clero, sta quotidianamente con i minori, in modo da poter prevenire su ciò che può mettere a rischio i nostri ragazzi”. “L’obiettivo – conclude don Michele – è quello di creare consapevolezza che gli ambienti ecclesiali sicuri possono essere realizzati nel momento in cui si è consapevoli di quali sono le linee fondamentali per poter creare ambienti custoditi, in modo che non si generino situazioni di pericolo per i ragazzi”.Il Servizio diocesano è in fase di programmazione: il primo appuntamento è sabato 19 novembre, giorno successivo alla Giornata nazionale, con la Veglia di preghiera nella chiesa di Cristo Re a Cagliari, insieme all’arcivescovo, monsignor Giuseppe Baturi. Successivamente sono previste ulteriori appuntamenti formativi, fondamentali per questo delicato e prezioso Servizio: uno viene realizzato domenica 13 novembre con i responsabili del Movimento eucaristico giovanile della Sardegna.
Per saperne di più: tutelaminori.chiesadicagliari.it

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