“La guerra non è mai una disavventura che capita a caso, è decisa ed è voluta”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, già presidente della Cei, durante la veglia di preghiera “Pace per Gaza”, da lui presieduta questa sera nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio insieme a numerose associazioni ecclesiali e movimenti cattolici. Il porporato ha spiegato che “operare per la pace non è mai un’operazione astratta, ma molto concreta. Non preghiamo genericamente per la pace, ma in maniera speciale per la pace nella Striscia di Gaza”, senza dimenticare gli altri conflitti che devastano il mondo. Bassetti ha insistito sulla necessità di fermare subito la spirale di violenza: “Queste scelte possono e devono essere rovesciate. La violenza può e deve essere fermata”. Per questo, ha proseguito, “ottenere a Gaza il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi, la soluzione diplomatica negoziata e il rispetto del diritto umanitario internazionale significa ridare slancio a processi di pace più ampi”. Di fronte alla folla che ha gremito la basilica di Trastevere, il cardinale ha parlato di “un segnale potente che nessuno dovrebbe sottovalutare”, ricordando l’appello costante di Papa Francesco e la sua “vicinanza al popolo palestinese di Gaza, costretto a sopravvivere in condizioni inaccettabili”. “Ripeto, nonostante tutto, la speranza non arretra”, ha concluso il card. Bassetti, indicando nelle Beatitudini “la carta di orientamento per tracciare le dinamiche del Regno anche nella drammatica storia dei nostri giorni”. E rivolgendosi ai presenti: “Beati anche noi, se operiamo la pace. Beati anche noi. Beati sono gli afflitti”.