La Fondazione Opera Santa Rita, ente promosso dalla diocesi di Prato per attività educative, sociali e sanitarie a favore di minori e persone con disabilità, procede a un importante passaggio organizzativo: la fusione per incorporazione della cooperativa sociale Coop22, nata per l’accoglienza dei richiedenti asilo e cresciuta con servizi di operatori di strada e la gestione della Rsa Casa Santa Maria della Pietà. Con questa operazione, il Santa Rita supera i trecento dipendenti, consolidando la propria presenza sul territorio.
Con il raggiungimento di questo traguardo termina anche il mandato di Renza Sanesi alla presidenza della Fondazione e di Coop22. Entrata nel 1981 come trentaseiesima dipendente e divenuta poi direttrice generale, Sanesi ha guidato l’ente negli ultimi quattro anni con incarico presidenziale, contribuendo a grandi trasformazioni: dall’apertura di nuove strutture residenziali e centri diurni sanitari, all’accreditamento come agenzia per il lavoro su Prato e Pistoia, fino all’ampliamento dei servizi ambulatoriali e al recupero di edifici storici come l’ex convento dei Cappuccini e Villa Nesti. “Quando sono arrivata ero la trentaseiesima dipendente, oggi siamo dieci volte di più – ricorda Sanesi –. Questi risultati sono frutto di un lavoro di squadra: non ho fatto niente da sola”. Pur essendo andata in pensione, Sanesi ha continuato a guidare la Fondazione fino al termine del mandato, assicurando continuità e professionalità nell’affrontare le sfide del sociale e del sanitario a Prato. In attesa della nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, mons. Carlo Stancari, attuale vicepresidente, assumerà la presidenza ad interim. Il vescovo Giovanni Nerbini ha ringraziato Sanesi per la dedizione di oltre quarant’anni e il contributo al rafforzamento di un’opera che da novant’anni accompagna minori e persone fragili nel territorio pratese.