Dopo due anni di impegno e dialogo, il Messico si prepara a una nuova fase per la costruzione della pace e il restauro del tessuto sociale. Attraverso un comunicato ufficiale e un video diffusi ieri, in occasione della Giornata internazionale per la pace, è stato annunciato il secondo Dialogo nazionale per la pace, che si terrà dal 30 gennaio al 1° febbraio all’Iteso di Guadalajara, capitale dello Stato di Jalisco. L’iniziativa è promossa da Conferenza episcopale messicana, Conferenzai dei religiosi e religiose, Compagnia di Gesù, assieme a una vasta rete di istituzioni e organizzazioni.
Il cammino intrapreso, finora, ha visto la partecipazione di oltre 20.000 persone da 16 istituzioni diverse, che hanno contribuito alla creazione dell’Agenda nazionale di pace, che ha già portato all’attuazione di 14 azioni locali e 7 nazionali. Oltre 300 governi municipali, 10 statali e lo stesso Governo federale hanno sottoscritto un “impegno per la pace”, dimostrando una sinergia tra la società civile e le istituzioni pubbliche.
Nonostante questi progressi, il comunicato e il video non nascondono la gravità della situazione. Si parla di un contesto “polarizzato, in cui impera la sfiducia”, di violenza e impunità. Proprio per questo, il nuovo Dialogo si propone di “iniziare una nuova tappa con metodologie definite per ogni settore”, che permettano di sviluppare un “modello locale di dialogo per la pace con rotte chiare”. L’appello è rivolto a tutti: “Chiese, università, imprenditori, esperti, governi locali, collettivi di familiari in ricerca, società, mezzi di comunicazione, artisti, giovani, donne e uomini indigeni e migranti”. L’obiettivo è tracciare un percorso per la pace che sia duraturo e basato sulla partecipazione di tutti.