Consiglio permanente: card. Zuppi, “la guerra ha già reso peggiore la vita di tanti Paesi e di milioni di persone”, appello per cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi a Gaza

“La guerra non è un fantasma del passato, ma è diventata una minaccia costante”. Nell’introduzione al Consiglio permanente della Ei, in corso a Gorizia fino al 24 settembre, il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha fatto sue le parole di Papa Francesco, e in particolare la sua “fulminante definizione della guerra”, contenuta nella Fratelli tutti: “Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male”. “Cinque anni dopo, tali presentimenti si sono purtroppo avverati in pieno”, ha osservato Zuppi: “La guerra ha già reso peggiore la vita di tanti Paesi e di milioni persone”. “Come non pensare a Gaza – ha proseguito – dove, mentre ancora gli ostaggi israeliani sono prigionieri in condizioni inumane, un’intera popolazione, affamata, bombardata, è costretta a un esodo continuo e con sofferenze drammatiche come ogni esodo”. A questo proposito, il cardinale ha fatto sue le parole di Leone XIV, nell’udienza di mercoledì scorso,  sul popolo di Gaza, che “continua a vivere nella paura e a sopravvivere in condizioni inaccettabili, costretto con la forza a spostarsi ancora una volta dalle proprie terre”: la Chiesa italiana “si unisce al suo forte e accorato appello per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi”.

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