La diocesi di Getafe ha presentato il progetto per la costruzione del Centro Madre Teresa di Calcutta, una nuova struttura destinata all’accoglienza di uomini e famiglie senza fissa dimora. La presentazione ha avuto luogo nella località di Parla Este presso la parrocchia di san Francesco di Sales alla presenza del vescovo ausiliare mons. José María Avendaño. Al progetto – informa la diocesi con una nota – collaborano la Caritas di Getafe e l’organizzazione “Façamos Sorrir” fondata dal sacerdote don Alberto Íñigo, attualmente parroco ad Alcorcón. Il Centro Madre Teresa di Calcutta nasce per rispondere alla grave situazione di emarginazione che vivono centinaia di persone nella zona sud della comunità autonoma di Madrid, dove esiste un solo centro per senzatetto ad Aranjuez. La nuova struttura – indica ancora la nota – offrirà alloggio temporaneo e assistenza sociale a persone senza fissa dimora, famiglie sfrattate, migranti in situazione di vulnerabilità, con l’obiettivo di facilitare il loro reinserimento sociale, fornendo loro aiuto psicologico e sostegno da parte di diversi operatori.
Il progetto arriverà a ospitare 60 persone. L’accoglienza sarà organizzata in 16 camere singole e 8 minialloggi familiari, oltre a spazi comuni quali sala da pranzo, lavanderia, salotti, reception, uffici, cappella e aree di assistenza personalizzata. Mons. José María Avendaño ha sottolineato che il nuovo centro “profuma di Vangelo” perché “è la concretizzazione della carità verso i senzatetto”. “Se qualcuno si chiede se Dio esiste, venga a toccare le piaghe di Cristo in questo luogo”.