Germania: Caritas richiede supporti affidabili e guide per l’infanzia per le famiglie in difficoltà

Secondo il personale ospedaliero, almeno una famiglia su cinque in Germania è sottoposta a uno stress così grave da mettere a rischio il sano sviluppo del bambino. Questo è il risultato del rapporto di monitoraggio ZuFa 2024, pubblicato dal Centro nazionale per il sostegno alla prima infanzia. Per la Caritas tedesca le famiglie in situazioni di vita difficili “hanno bisogno di un supporto affidabile e le guide per l’infanzia forniscono un contributo indispensabile in questo senso”. Dei 648.221 bambini nati in Germania nel 2023, almeno 140.000 cresceranno in famiglie con un significativo stress psicosociale. “I bambini che vivono in famiglie che dipendono dalle prestazioni di base della previdenza sociale sono particolarmente colpiti. La crescente percentuale di famiglie gravemente stressate sottolinea l’urgente necessità di intervenire”. Le cliniche per la maternità sono luoghi centrali – si afferma – per l’intervento precoce: qui è possibile identificare i fattori di stress e i genitori possono ricevere un supporto mirato da personale qualificato che lavora a stretto contatto con l’équipe medica dei reparti, conosce il sistema di supporto locale e garantisce che richieste eccessive non mettano a repentaglio il benessere del bambino. Ma il finanziamento rimane incerto: oltre la metà dei servizi di orientamento opera su base temporanea; il 72% degli ospedali riceve finanziamenti dalla Fondazione federale per l’intervento precoce, il cui bilancio è fermo a 51 milioni di euro dal 2012, nonostante l’aumento dei costi e delle esigenze, con pregiudizio dei principali servizi di prevenzione, che nell’80% delle cliniche, hanno migliorato la soddisfazione di genitori e professionisti con più interventi per le famiglie in difficoltà. Nel 2024, oltre 40.000 famiglie hanno ricevuto consulenza in circa 100 cliniche e in 428 casi sono stati confermati i sospetti di messa in pericolo dei minori.
La realtà è allarmante: nel 2023, almeno 63.700 bambini sono stati identificati come a rischio di abuso, un nuovo record. Ogni singolo caso comporta sofferenze per le persone colpite e comporta ingenti costi economici.

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