La Laudato sì di Papa Francesco “ci spinge a una visione di ecologia integrale che lega indissolubilmente il destino del pianeta a quello dell’uomo”. Lo ha detto Giuseppe Pasini, presidente Feralpi Group e presidente Confindustria Lombardia, intervenendo al seminario internazionale “Creato, natura, ambiente per un mondo di pace”, in corso alla Casina Pio IV in Vaticano per iniziativa della Pontificia Accademia di Teologia (Path). Secondo il relatore, “l’attività industriale non può e non deve prescindere dal suo ruolo sociale” e il lavoro, “inteso non solo come produzione di valore economico, ma come fulcro della dignità e dell’identità della persona, è al centro della visione aziendale”. Di qui la necessità di promuovere l’inclusione sociale, “offrendo a persone e comunità un futuro, stabilità e un senso di appartenenza”, partendo dalla consapevolezza che la sostenibilità “non si esaurisce nella gestione delle risorse o nella riduzione delle emissioni, ma si traduce in azioni concrete volte a valorizzare ogni singolo lavoratore, riconoscendo nel suo contributo il vero motore del progresso”. In questo modo, ha sottolineato Pasini, l’azienda “si fa portavoce di un modello in cui il profitto e la produttività coesistono con l’etica, la responsabilità sociale e la cura di quella casa comune che include tanto l’ambiente quanto l’intera comunità umana”.