Agostiniani: Fondazione, 25mila beneficiari nel mondo e progetti in 15 Paesi nel 2024

(Foto Fondazione Agostiniani nel Mondo)

Dal Congo al Kenya, dall’India al Venezuela, passando per l’Ucraina: è una geografia della carità quella tracciata dalla Fondazione Agostiniani nel Mondo, nata nel 2014 su impulso dell’allora priore generale Robert Prevost – oggi papa Leone XIV – come prosecuzione del lavoro sociale dell’Ordine. Con sede a Roma, la Fondazione è attiva in 14 Paesi e si concentra su educazione, formazione, sostegno sociale ed educazione alla pace. “Non vogliamo realizzare opere utili solo ai frati, ma a intere comunità”, afferma il direttore esecutivo Maurizio Misitano, “per questo collaboriamo sempre con le realtà locali”. Tra i progetti più significativi: il centro per ex ragazzi-soldato a Dungu, il programma per bambini disabili a Kisumu, le cooperative agricole in Mozambico e Kenya, e il sostegno ai profughi ucraini. Nel solo 2024 i beneficiari sono stati circa 25mila, il 97% bambini e adolescenti. I fondi raccolti sono cresciuti del 39,6%, raggiungendo 1,3 milioni di euro, il 94% dei quali è stato destinato direttamente ai progetti. “Trovare i soldi è difficile, spenderli bene lo è ancora di più”, sottolinea Misitano. La struttura operativa è ridotta al minimo, con solo due persone a tempo pieno. “Non possiamo permetterci errori, perché un errore significherebbe danneggiare chi ci chiede aiuto. Lavoriamo con sobrietà e rigore, consapevoli che la nostra missione è prima di tutto un servizio. Non per dovere, ma per amore”.

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