Naufragio a Lampedusa: don Sciabbarasi (Agrigento), “fallimento collettivo e segno tangibile dell’incapacità di proteggere le persone più vulnerabili”

“Cosa sta accadendo al nostro mondo, al nostro Paese, alla nostra società? Come è possibile tollerare ancora questi viaggi della morte, in cui a perdere la vita sono esseri umani che cercano di sfuggire a fame, guerre, diritti negati, e, spesso, sono i bambini a morire?”. Sono le parole di don Aldo Sciabbarrasi, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Agrigento, a seguito del naufragio avvenuto oggi al largo di Lampedusa. “C’è tanta rabbia e indignazione per queste tragedie che si ripetono da tempo”, aggiunge al Sir il sacerdote. “Queste tragedie accadono davanti alle nostre coste, sotto i nostri occhi, a casa nostra. Eppure, nulla cambia. La nostra umanità è alla deriva. C’è bisogno di un risveglio di umanità. Ogni naufragio è un fallimento collettivo, un segno tangibile della nostra incapacità di proteggere i più vulnerabili”. “Perché, infine, conclude don Sciabbarrasi, ai migranti non viene riconosciuto il diritto di poter compiere un viaggio sicuro verso quei paesi dove possano vivere in pace e realizzarsi?”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia