Tra i primi casi del virus West Nile del 2025, sette sono stati registrati anche nella regione Lazio, tra cui un decesso, ma l’andamento epidemiologico è in linea con gli altri anni. È quanto si legge in una nota del ministero della Salute che “monitora costantemente la situazione in stretto raccordo con la Regione Lazio e in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, il Centro nazionale sangue e Centro nazionale trapianti”, dichiara Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento di prevenzione del Ministero. “Sono state attivate tutte le misure previste dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi 2020-2025 con il supporto del Gruppo operativo arbovirosi”, assicura Campitiello.
La malattia, si legge ancora nella nota, “è trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzara (più frequentemente del tipo Culex) e non si trasmette da persona a persona tramite contatto con persone affette. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo”. Il ministero della salute raccomanda di seguire le misure di prevenzione per proteggersi dalle zanzare vettori del virus: uso di repellenti; indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; mettere zanzariere alle finestre; svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante; cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali; tenere le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.