Come evidenziato nel suo rapporto annuale di attività, la ong dei gesuiti “Entreculturas” nel 2024 ha assistito 401.159 persone. Un servizio – si legge nel documento presentato dal direttivo dell’organizzazione – “realizzato in diverse parti del mondo attraverso progetti e programmi di cooperazione internazionale, azione umanitaria, azione sociale e cittadinanza globale”. In particolare, “sono stati realizzati 203 progetti in 42 Paesi di Africa, America latina, Asia ed Europa, attraverso la gestione di 24,6 milioni di euro”. Come sottolineato in una nota da Ramón Almansa, direttore esecutivo di Entreculturas, “il 2024 ci ha dimostrato ancora una volta che l’educazione trasforma le realtà ed è una finestra di speranza, soprattutto per coloro che fuggono dalla violenza, che vivono in povertà o i cui diritti sono negati”. In un contesto globale caratterizzato da un aumento degli spostamenti forzati, dei conflitti armati e dei disastri naturali, e allo stesso tempo da una battuta d’arresto della democrazia e dei diritti umani, l’organizzazione gesuita spagnola “ha raddoppiato il suo impegno per le sue cinque ‘giuste cause’: il diritto all’istruzione, l’uguaglianza di genere, la giustizia socio-ambientale, la difesa dei migranti e dei rifugiati e il rafforzamento della cittadinanza globale”, evidenzia ancora la nota di Almansa. L’attività dell’ong viene quindi paragonata ad “valanga fraterna” possibile solo grazie alla “rete vivace e impegnata di persone che compongono Entreculturas”. Si parla infatti di un totale di 32.547 persone tra soci, donatori e collaboratori, cui si aggiungono 699 volontari che – dalle 27 delegazioni presenti in tutta la Spagna – “hanno reso possibile che la speranza arrivasse dove più ce n’era bisogno”. Dalla memoria annuale emerge inoltre come Entreculturas sia riuscita ad aumentare il proprio raggio d’azione con un aumento delle persone aiutate.