Perù: vescovi, “il regime di esenzione fiscale per la Chiesa è tutelato dal Concordato”

(Foto Conferenza episcopale peruviana)

“Dobbiamo riconoscere la rilevanza del lavoro degli avvocati che ci orientano con la loro esperienza, specialmente per quanto riguarda i rapporti con la Sunat”. Lo ha affermato mons. Carlos García Camader, presidente della Conferenza episcopale peruviana, aprendo il Terzo Incontro nazionale dei consulenti legali, dedicato all’inquadramento giuridico e fiscale della Chiesa cattolica nel Paese. Al centro della riflessione, le disposizioni amministrative come il Sistema integrato dei registri elettronici (Sire) e l’obbligo di emissione dei documenti fiscali, “non applicabili – è stato ribadito – alle entità ecclesiastiche protette dal Concordato firmato con la Santa Sede nel 1980”. Tra i momenti principali della giornata, la relazione di Velásquez sull’immunità tributaria della Chiesa, “in quanto persona giuridica di diritto pubblico riconosciuta da un trattato internazionale vigente e prevalente sulle normative interne”. È stata inoltre sottolineata la necessità di una chiara identificazione giuridica di tutte le forme istituzionali della Chiesa, “per evitare confusioni e garantire un corretto trattamento da parte delle autorità fiscali”. Nella seconda parte dell’incontro, focus sulla normativa del lavoro religioso e sulla legge Apci.

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