La Life Support, nave di ricerca e soccorso di Emergency, ha concluso questa mattina alle ore 11:20 un’operazione di salvataggio in acque internazionali, nella zona SAR libica. Cinquanta persone sono state tratte in salvo da un gommone in difficoltà: tra loro anche due donne – una incinta al nono mese – e dieci minori non accompagnati. Il gommone, sovraffollato, privo di giubbotti salvagente e con un forte odore di benzina a bordo, è stato avvistato intorno alle 10,30 dal ponte di comando della Life Support. Il team SAR di Emergency è intervenuto distribuendo i dispositivi di sicurezza e trasferendo le persone a bordo della nave. “Non appena abbiamo individuato il gommone in condizioni precarie, abbiamo messo in acqua i mezzi di soccorso e avviato l’operazione – ha spiegato Jonathan Naní La Terra, capomissione della Life Support –. Durante il soccorso si è avvicinata un’imbarcazione della cosiddetta Guardia costiera libica, che tuttavia non ha interferito con le operazioni”. I naufraghi, provenienti da Sudan, Egitto ed Eritrea, hanno riferito di essere partiti ieri sera alle 21 da Sorman, sulla costa libica. Alla nave di Emergency è stato assegnato come Place of Safety il porto di Ancona, a centinaia di miglia di distanza dal luogo del soccorso. “Ancora una volta – fa sapere Emergency – il governo assegna un porto lontano dalla zona operativa, costringendo le persone soccorse e l’equipaggio a giorni di navigazione. Tutti i naufraghi sono vulnerabili e devono essere sbarcati il prima possibile in un luogo sicuro”. Quella in corso è la 34ª missione della Life Support nel Mediterraneo centrale. Dal dicembre 2022 a oggi, la nave ha soccorso 2.833 persone.