Lanciano accoglierà dal 26 al 28 luglio 102 giovani provenienti da Perù e Brasile, in cammino verso Roma per il Giubileo dei giovani. La sosta abruzzese, promossa dall’arcidiocesi Lanciano-Ortona, rientra in un itinerario spirituale tra santuari e luoghi simbolici. “La vita è spesso paragonata ad un viaggio che, naturalmente, ha un punto di partenza, un percorso e un traguardo – dichiara l’arcivescovo Emidio Cipollone –. Tutto, però, inizia dall’esperienza della ospitalità”. Il gruppo arriverà a Lanciano nella notte di sabato 26 luglio. Dopo poche ore, visita a San Giovanni Rotondo, con rientro nel tardo pomeriggio. Domenica 27 luglio sarà dedicata alla scoperta della città – monumenti, chiese – e del Miracolo eucaristico, guidati dai giovani delle comunità locali. Alle 18.30, messa multilingue a Santa Maria Maggiore, presieduta da mons. Cipollone, seguita da una festa al Campetto dei Funai. Lunedì 28 luglio i giovani ripartiranno verso Assisi, prima di arrivare a Roma. Il palazzetto dello sport ospiterà i pellegrini per 3 notti, per questo la Curia verserà al Comune la somma di 15 euro a persona al giorno per l’utilizzo dell’impianto, con le spese sostenute anche grazie alle donazioni ricevute dalla diocesi per l’evento. Sono impegnati nell’accoglienza i gruppi parrocchiali dell’Unità pastorale di Sant’Antonio, Spirito Santo di Lanciano e Tollo, la Cappellania scolastica e la Cappellania ospedaliera. I gruppi di volontari adulti saranno invece impegnati nell’organizzare e dispensare colazioni, pranzi e cene. “L’ospitalità autentica, poi, è all’insegna del dono, della gratuità e della fiducia e si esprime nei confronti di chi non ci scegliamo, ma capita sulla nostra strada, come ci ricordava la parabola del buon samaritano – aggiunge mons. Cipollone, che sottolinea l’opportunità per la diocesi offerta da questo incontro –. Soprattutto per i nostri giovani, ma non solo per loro, questi giorni saranno l’opportunità per un incontro che ci permetterà di ascoltarci, di ospitarci nella convivialità delle differenze e di crescere reciprocamente”.