Iraq: Baghdad, il card. Sako riceve il presidente del Libano, Aoun

(Foto Patriarcato caldeo)

Il ruolo della presenza caldea in Libano, la lotta al terrorismo, i pericoli del fanatismo settario e dei discorsi estremisti: sono stati questi alcuni degli argomenti discussi durante la visita, domenica 1° giugno, a Baghdad, al Patriarca caldeo, card. Louis Raphael Sako, del Presidente della Repubblica libanese, Joseph Aoun, ultima tappa della sua visita ufficiale in Iraq. Secondo quanto riferito dal Patriarcato caldeo, il cardinale ha espresso il suo “ottimismo per il ritorno alla normalità del Libano dopo le crisi vissute in questi ultimi anni”, esprimendo tutto il suo sostegno al Presidente Aoun impegnato a far progredire il Paese, attuando tutta una serie di decisioni, in particolare “la limitazione delle armi allo Stato, la lotta alla corruzione e la lotta contro il terrorismo”. Significative le parole del patriarca Sako: “Il Libano è un modello e riponiamo tutte le nostre speranze nello Stato e nel nuovo governo”. Il cardinale ha poi messo in evidenza “i pericoli del fanatismo settario e dei discorsi estremisti che sono entrati anche nelle università” e ribadito che “i terroristi e i fanatici non hanno nulla a che fare con la religione, sia cristiana che musulmana, in quanto la fede in Dio è contraria a tutte queste pratiche”. Mar Sako, inoltre, ha ricordato una delle sue visite al Grande Ayatollah Sayyid Al-Sistani, che ha sottolineato che “il terrorismo e la corruzione sono tabù”. Per quanto riguarda i cristiani, il Patriarca Sako ha sottolineato la necessità di “facilitare il ritorno di coloro che desiderano tornare nella loro patria in Iraq e Libano”, e per la Chiesa di “aiutare le famiglie povere costruendo complessi abitativi per loro”. Chiesto anche il consolidamento della presenza cristiana in Medio Oriente attraverso sostegno morale e politico. Dal canto suo il presidente Aoun ha ringraziato Mar Sako e sottolineato l’importanza del pluralismo e della conservazione delle libertà, sotto l’egida dello Stato. Aoun ha ribadito l’importanza della diversità religiosa in Libano per la convivenza tra le religioni e i popoli, richiamato la necessità di mantenere alta la vigilanza nei confronti di tutte le organizzazioni terroristiche e criminali, come Isis, per impedirne il ritorno e l’espansione. Il presidente del Libano, infine, ha puntato l’indice contro la diffusione della droga diventata accessibile a tutti i gruppi sociali, poveri e ricchi e che disgrega le famiglie e smantella le società.

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