È nata Kabira (nome di fantasia), la figlia di Narjis (nome di fantasia), la ventenne venuta dall’Africa, sostenuta dalla Federazione regionale lombarda della Società di San Vincenzo De Paoli in collaborazione con Federvita Lombardia, con il progetto “Doti Speranza”, iniziativa rivolta alle donne in gravidanza che vivono in condizioni di grave vulnerabilità affinché scelgano la vita.
Narjis, dopo essere imprigionata in Libia, è riuscita a raggiungere l’Italia dopo un lungo e pericoloso viaggio. A Lampedusa ha conosciuto il padre della figlia, che però l’ha abbandonata poco dopo. Rimasta sola, è stata aiutata dai volontari della Società di San Vincenzo De Paoli. Ora accanto a Narjis è nata una rete che le continuerà a garantire non solo aiuto, ma anche relazioni, fiducia e prospettive di integrazione.
“Il dono di questa nuova vita ci fa gioire e ci commuove allo stesso tempo. È germogliato un fiore tra le rocce, custodiamolo insieme con cura e amore”, afferma Nelly Minardi, presidente del Consiglio Centrale di Rho Magenta della Società di San Vincenzo De Paoli.
Un momento di gioia condiviso anche da Licia Latino, presidente della Federazione regionale lombarda della Società di San Vincenzo De Paoli: “Siamo contenti di accogliere la nascita di Kabira. Narjis è stata una mamma coraggiosa. Come Federazione, insieme a Federvita Lombardia, continueremo a starle accanto. È giusto che lei e la sua bambina abbiano una vita dignitosa”, dichiara la presidente Latino e aggiunge: “Noi dobbiamo portare speranza a queste madri e ai loro figli, perché non si sentano costrette ad abortire solo per povertà o solitudine”.
“Doti Speranza” agisce proprio nei momenti decisivi, quando una donna – spesso giovane, sola e impaurita – si trova davanti a una scelta difficile. A lei viene offerta la possibilità concreta di affrontare la gravidanza con maggiore serenità, grazie al contributo economico e a un lavoro di accompagnamento su misura, costruito attorno alla sua storia, con rispetto e delicatezza.
L’obiettivo del progetto, presentato lo scorso 6 maggio a Milano, è accompagnare le mamme più fragili lungo il percorso della maternità, offrendo ascolto, comprensione e un sostegno economico fino a 3.000 euro. Un gesto concreto, che non è solo assistenza, ma una vera e propria alleanza di fiducia. Un cammino condiviso finalizzato alla fuoriuscita dalla condizione di povertà.
L’iniziativa si rivolge in particolare alle donne incinte che si trovano in situazioni di forte marginalità, anche prive di documenti, presenti sul territorio lombardo. Spesso si tratta di storie segnate dal dolore, da solitudine, da speranze infrante.
Spesso chi vive senza casa, senza lavoro e in forte emarginazione non è a conoscenza dei servizi. A volte, anche se li conosce, ha paura di rivolgersi alle istituzioni per timore che le venga tolto il bambino o perché si trova in condizioni di irregolarità. Ecco che diventa importante una rete di prossimità, che intercetti i bisogni nascosti e porti la carità là dove spesso non arriva nessuno. “Doti Speranza” rappresenta una risposta concreta e preziosa per tante donne che, nonostante tutto, scelgono di diventare madri.