“Charles de Foucauld. Le conversioni di un’anima”. Questo il titolo del nuovo libro del card. Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia, edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Ufficiale militare, esploratore, geografo, monaco, sacerdote, eremita, linguista, missionario: la vita di Charles de Foucauld è stata una tumultuosa avventura piena di colpi di scena. Da soldato avventuriero dedito ad amori fugaci è diventato, grazie a scelte e sconvolgimenti personali, un mite evangelizzatore nel deserto sperduto d’Algeria. Con la maturità cristiana raggiunta tra Nazareth e il Sahara, fratel Charles ha segnato come pochi altri la spiritualità del Novecento. Il card. Aveline racconta, in queste pagine, gli anni e le gesta di un uomo e un cristiano “inclassificabile”: “mistico e al tempo stesso uomo d’azione; irrequieto e maestro nell’abbandonarsi a Dio e alla sua volontà; missionario nel senso più alto del termine e capace di ‘farsi convertire’ dall’incontro con l’Altro e con gli altri, nel suo caso i musulmani. “Una testa di ghiaccio e un cuore di fuoco, con la forza di un carattere indomabile, la sola a render possibile il tutto compiere per Dio e con Dio”, lo definì il suo padre spirituale. Accostarsi alla vita di Charles de Foucauld significa – spiega la Lev – toccare con mano l’energia impetuosa e contagiosa che trasmette la storia di un uomo completamente afferrato dalla fame di Dio.