Bartolomeo: a Caserta, “qualsiasi distruzione dell’ambiente è un’offesa al Creatore”

(Foto SIR)

“Qualsiasi distruzione dell’ambiente naturale provocato dall’uomo è un’offesa al Creatore e desta tristezza. A seconda del grado della partecipazione di ciascuno di noi a tale offesa, la Chiesa richiede una sincera conversione, un cambiamento etico”. Lo ha affermato il patriarca ecumenico Bartolomeo, arcivescovo di Costantinopoli-Nuova Roma, nella lectio magistralis pronunciata oggi a Caserta, al Campo “Laudato Si”, nel decennale dell’enciclica di Papa Francesco. Il patriarca ha ricordato l’impegno condiviso con il Pontefice per la salvaguardia del creato, definendolo “un compagno nell’annuncio delle meraviglie di Dio” e riconoscendo nella Laudato si’ una sintesi teologica capace di unire sensibilità differenti. “Non siamo i padroni della creazione e comportarsi come tali manifesta l’arroganza umana in tutte le conseguenze che ne derivano”, ha detto, citando l’enciclica. Bartolomeo ha spiegato che il degrado ambientale è legato alla rottura del rapporto tra l’uomo e Dio, e che la risposta deve passare per una rinnovata visione spirituale e relazionale. Ha quindi concluso richiamando l’urgenza di “un nuovo ethos liturgico, eucaristico e ascetico che riesce a trasformare l’uomo”.

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