Un momento di confronto aperto con le istituzioni, stakeholder e rappresentanti del territorio per riflettere insieme sulle sfide presenti e future della salute mentale. Questo è stato “L’aperitivo della ricerca” ospitato venerdì 23 maggio all l’Irccs Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia. “Il nostro compito è quello di fare ricerca e applicarla alla diagnosi e cura delle malattie della mente”, ha esordito il direttore Renzo Baldo, presentando il progetto del nuovo building che permetterà questo incontro tra ricerca scientifica e cura delle malattie mentali e neurodegenerative, nelle quali l’Istituto è specializzato. Dopo il saluto del superiore provinciale dei Fatebenefratelli, fra Massimo Villa, il quale ha ricordato la storia plurisecolare dell’Ordine di San Giovanni di Dio e ha sottolineato come questa storia sia ancora viva oggi attraverso le opere dei Fatebenefratelli e l’impegno quotidiano degli operatori nella cura integrale della persona, sono intervenuti i dirigenti dell’area scientifica e sanitaria. La direttrice scientifica Roberta Ghidoni ha spiegato che le prospettive di lavoro dei ricercatori bresciani si stanno concentrando sulla prevenzione e sul trasferimento tecnologico. Quindi, la nuova direttrice sanitaria, Annamaria Indelicato, ha insistito sulla necessità di una rete “non virtuale” tra l’Irccs e il territorio affermando: “L’iniziativa è nata per far conoscere più da vicino l’unico Istituto di ricovero e cura a carattere scientifiche lombardo interamente dedicato alle malattie mentali, e per consolidare le alleanze con le istituzioni, la rete dei servizi e il tessuto produttivo bresciano”. In un tempo segnato dall’aumento delle fragilità, dalla razionalizzazione delle risorse e dalla trasformazione delle reti familiari, diventa urgente costruire risposte condivise, capaci di coniugare cura, innovazione scientifica e promuovendo nuovi modelli organizzativi.