“L’importanza e le sfide della fase propedeutica nella formazione sacerdotale iniziale” è il tema del primo incontro dei formatori della fase propedeutica dei seminari maggiori in programma a Madrid giovedì 6 e venerdì 7 marzo. L’evento formativo, organizzato dalla sottocommissione per i seminari della Conferenza episcopale spagnola, ruota attorno a una delle novità più importanti della nuova “ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis”, ovvero la strutturazione della formazione sacerdotale iniziale in quattro fasi. La fase propedeutica – come riportato nel programma dell’evento – “è di enorme importanza, in quanto è ‘la porta d’ingresso’ al seminario maggiore”. Giovedì 6 marzo mons. Jesús Pulido Arriero, presidente della commissione episcopale per il clero e i seminari, e mons. Jesús Vidal Chamorro, presidente della sottocommissione per i seminari, apriranno i lavori con una preghiera ed un saluto introduttivo, cui seguirà la prima relazione dal titolo “L’accesso al seminario maggiore: il discernimento preliminare e le condizioni di ammissione” da parte del formatore del seminario di Madrid padre Jorge-Gerardo Morales. Nel pomeriggio si terrà una tavola rotonda sulle esperienze relative alla fase formativa propedeutica in alcuni seminari spagnoli: Siviglia, Valencia e Cartagena. Dopo il lavoro di gruppo, è prevista un’altra relazione sul tema “Un vero e proprio tempo di discernimento vocazionale: finalità della fase propedeutica e bisogni dei candidati di oggi”, affidata al formatore del seminario di Madrid, padre Roberto González-Tapia.
Nella seconda giornata dell’incontro, venerdì 7 marzo, padre González-Tapia si rivolgerà nuovamente ai partecipanti con la relazione “Più metodo, meno contenuto: mezzi per favorire un discernimento responsabile”. Seguirà un’altra tavola rotonda per illustrare le esperienze e testimonianze dei seminari di Ciudad Real, Ávila e Barcellona.