La Chiesa messicana ha lanciato un messaggio di speranza, nel presentare, ieri, attraverso un messaggio della Conferenza episcopale messicana, la Settimana per la vita 2025, che si celebrerà dal 24 al 28 marzo durante l’Anno giubilare. Con lo slogan “La coscienza illuminata dalla verità ci porta a fare il bene”, i vescovi messicani esortano i fedeli a rinnovare il loro impegno per la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale. “Oggi, nel nostro amato Paese messicano, ci troviamo di fronte a una realtà dolorosa che ferisce il cuore della nostra società”, si legge nel messaggio dei vescovi, che sottolinea la crisi che il Paese sta affrontando di fronte all’avanzata della ‘cultura dell’usa e getta’. La depenalizzazione dell’aborto, la violenza dilagante, il traffico di droga e la criminalità organizzata sono identificati come i principali fattori che disumanizzano la convivenza e minacciano la dignità umana. Uno dei punti centrali del documento è la formazione della coscienza come processo indispensabile per distinguere il bene dal male. Citando la Gaudium et Spes, i vescovi ricordano che la coscienza è “il tabernacolo interiore dove Dio e noi conosciamo la verità delle nostre azioni e intenzioni”. Scrivono, dunque, i vescovi: “Una coscienza rettamente formata non è schiava di mode passeggere, di lobby o ideologie, ma, illuminata dalla verità, ci porta a riconoscere la bontà di Dio e a sperare anche nei momenti difficili”. In risposta alla crisi attuale, la Chiesa propone sei impegni essenziali per la difesa della vita: formare le coscienze attraverso l’educazione ai valori cristiani; difendere la vita dal concepimento alla morte naturale, e denunciare le leggi ingiuste; promuovere la famiglia e l’educazione ai valori, rafforzando il matrimonio e la genitorialità responsabile; combattere la violenza con la pace del Vangelo, costruendo una società giusta e fraterna; accompagnare le vittime della violenza, offrendo sostegno e misericordia; rafforzare l’evangelizzazione e l’impegno sociale, portando il messaggio di Cristo in tutti gli spazi. I vescovi sottolineano che la dignità umana deve essere difesa in tutte le sue dimensioni, compresa la protezione dei non nati, il sostegno ai malati terminali, la riabilitazione di coloro che sono caduti nel crimine e l’accoglienza dei migranti: “Vogliamo essere messaggeri di speranza e di vita”, affermano ancora i vescovi.