“Promuovere solidarietà, tolleranza, libertà, dialogo, essere portatori di speranza. È proprio in virtù di tutto questo che, ogni giorno, le volontarie e i volontari della Cri sono impegnati in prima linea, pronti a sostenere chiunque si trova in difficoltà. Le loro mani sono tese ad aiutare, a dare sicurezza e ad infondere coraggio a chi affronta situazioni difficili, a quanti vivono ai margini della società, senza un tetto sopra la testa o un pasto caldo, a chi si sente solo, a chi arriva sulle nostre coste via mare, fuggendo da catastrofi o conflitti, a chi quei conflitti non li ha abbandonati”. Così Rosario Valastro, presidente della Croce rossa italiana (Cri), in occasione della Giornata europea dei giusti, istituita il 10 maggio 2012 dal Parlamento Europeo e nel 2017 dal Parlamento italiano, che ricorre oggi. Valastro ricorda le “150 mila anime” della Cri che “portano ovunque l’umanità” in un “impegno quotidiano volto a salvare vite, a tutelare e difendere la dignità e i diritti di ciascuna donna, uomo, bambina o bambino, in ogni circostanza”.
Molti, tra volontari ed operatori della Cri e di tutto il Movimento, “hanno pagato a caro prezzo questa passione, questa dedizione verso il prossimo. Soprattutto durante gravi crisi, come la pandemia o i conflitti, in molti hanno perso la vita proprio svolgendo servizi a supporto delle persone, della comunità. A loro e, più in generale, a tutti gli operatori umanitari del mondo che sono testimoni di valori tanto importanti – conclude Valastro -, va l’abbraccio della Cri nella Giornata dei giusti dell’umanità che, come ogni anno, ci ricorda il contributo di quanti, con la loro opera e spesso, purtroppo, con la loro stessa vita, hanno contribuito a salvare esistenze umane in situazioni di conflitto, violenza e ingiustizia”.