“La preghiera di colletta ci offre tre immagini per comprendere il senso della Quaresima: cammino, combattimento e vittoria”. Lo ha detto mons. Gherardo Gambelli, arcivescovo di Firenze, nell’omelia di questo pomeriggio in Cattedrale durante la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri. “Il tempo quaresimale è un cammino di conversione, un esodo dalla schiavitù del peccato verso la libertà dei figli di Dio”, ha spiegato il presule, richiamando la Lettera agli Ebrei: “Il demonio tiene prigionieri con la paura della morte, ma Cristo con la sua Pasqua libera chi è soggetto a questa schiavitù”. La conversione, ha proseguito, “passa attraverso l’abbandono delle false immagini di Dio che ci rendono prigionieri e il ritorno a Lui, come ricorda il profeta Gioele”. L’arcivescovo ha poi indicato il secondo elemento della Quaresima, il combattimento spirituale: “Si affronta con le armi della penitenza: elemosina, preghiera e digiuno”. Quindi ha insistito sulla necessità di compiere questi gesti “nella discrezione, perché ciò che conta non è la quantità, ma la qualità delle opere”. Infine, ha richiamato l’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco, sottolineando che “il trionfo cristiano è sempre una croce, ma una croce che è al tempo stesso vessillo di vittoria” invitando i fedeli a riscoprire “la forza della tenerezza combattiva, che sconfigge il male con il bene”. Nell’arcidiocesi di Firenze, il percorso quaresimale sarà segnato da un’iniziativa di carità dedicata all’emergenza abitativa, con il coinvolgimento delle Caritas parrocchiali.