“Questa riflessione desidererei stimolasse tutti a comprendere come nella Chiesa tutti i battezzati sono chiamati a essere pietre vive di un edificio spirituale che deve aprirsi agli uomini e alle donne di ogni tempo per dar loro rifugio, speranza, significato alla vita”. Inizia con queste parole la lettera dal titolo “Noi pietre vive” scritta da mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli e Palestrina, e indirizzata a tutti i sacerdoti, diaconi, consacrate e consacrati, fedeli laici, all’inizio della Quaresima e della preparazione al Convegno ecclesiale diocesano, in programma per il 15 giugno nel santuario di N.S. di Fatima in San Vittorino Romano. Questa lettera, nata dopo aver sentito gli organismi diocesani di partecipazione, segna l’inizio del cammino di riflessione a livello parrocchiale e di vicaria, che porterà a una riflessione sulla bellezza e importanza della vocazione battesimale, di cui riappropriarsi per esercitare il sacerdozio comune dei fedeli e la corresponsabilità ecclesiale. Subito dopo il brano biblico tratto dalla Prima Lettera di Pietro 2,4-9, la riflessione di mons. Parmeggiani presenta quanto la diocesi abbia riflettuto negli scorsi anni per tornare alle sorgenti della fede ravvivando il senso della spiritualità. A seguire viene spiegata la scelta compiuta e perché pare essere una urgenza pastorale per la Chiesa di Tivoli e di Palestrina puntare l’attenzione sul battesimo che rende figli di Dio, è ingresso nella comunità cristiana e motiva tutto ciò che siamo chiamati ad essere e compiere come cristiani. In conclusione alcuni passaggi circa il metodo di lavoro per prepararsi al Convegno diocesano del prossimo giugno 2025, oltre alla richiesta di suggerimenti da offrire al vescovo per aiutarlo nel lavoro per il prossimo anno pastorale.