Lavoro: Giustizia e Pace Europa, l’Azione concertata 2025 affronta sfide, trasformazioni e speranze

Il mercoledì delle Ceneri, come tradizione, la Conferenza delle Commissioni europee di giustizia e pace (Giustizia e pace Europa) lancia tradizionalmente la sua Azione concertata annuale. In questo anno giubilare 2025 il documento si intitola “Speranza per il mondo del lavoro” e affronta il tema delle trasformazioni nel mondo del lavoro, cruciale per le sfide sociali e culturali dell’Europa. Il cambiamento nel mondo del lavoro non è solo una questione economica, ma anche una questione di dignità e speranza. “I cristiani sono chiamati a fare della speranza la chiave per affrontare le difficoltà e per rinnovare la visione del lavoro come parte integrante della creazione divina”, si legge nel documento. L’Europa sta vivendo una trasformazione radicale nel mondo del lavoro, che riguarda aspetti demografici, tecnologici e produttivi. Le condizioni di lavoro decenti e un giusto salario per tutti sono principi cristiani fondamentali, e la speranza che il lavoro non sia solo una parte della macchina che produce beni, ma un atto di collaborazione con la creazione divina, è un messaggio centrale di questa Azione concertata. Il mondo del lavoro “sta attraversando una crisi profonda, segnata dalla diminuzione delle nascite e dal rapido invecchiamento della popolazione, che richiede risposte urgenti, in particolare nei settori dell’assistenza, della costruzione e dell’ospitalità. Il calo delle nascite in Europa e l’aumento delle morti comportano una riduzione della forza lavoro, con gravi implicazioni per l’economia”. È necessario un aumento dei lavoratori migranti, ricorda la Commissione europea, stimando la necessità di un milione di lavoratori migranti all’anno per far fronte a questa sfida. Giustizia e Pace Europa sottolinea l’importanza di “una riflessione profonda sulle implicazioni socio-economiche per i Paesi di origine e di destinazione di questi lavoratori”.
Alcuni settori sono particolarmente colpiti dalle sfide demografiche. L’assistenza sanitaria è fondamentale per far fronte all’invecchiamento della popolazione, ma soffre di “carenza di personale, condizioni di lavoro precarie e scarsi investimenti”. L’edilizia, sotto la spinta del Green Deal, sta creando nuove opportunità di lavoro, ma è anche “uno dei settori più pericolosi, con un tasso elevato di incidenti mortali”. Infine l’accoglienza, nonostante il grande numero di lavoratori, è caratterizzata da “bassi salari e condizioni di lavoro stressanti, spesso con gravi conseguenze psicologiche per i lavoratori”.  Il Giubileo del 2025 offre un’opportunità per promuovere la visione che “il lavoro è cura e la cura è lavoro”. “Questo approccio riconosce la complementarietà tra il lavoro retribuito e le attività di cura, essenziali per il benessere della società”, sottolinea il documento. Giustizia e Pace Europa sosterrà iniziative politiche che promuovano “una trasformazione giusta nel mondo del lavoro, con particolare attenzione ai settori più vulnerabili”.
A livello europeo Giustizia e Pace Europa monitorerà le politiche relative alla sfida demografica, promuovendo il concetto di “Vision Zero” per ridurre gli incidenti sul lavoro e migliorare le condizioni di sicurezza.

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