“L’Italia, come molti altri Paesi, si trova a fronteggiare un crescente aumento della complessità dei casi, legata all’invecchiamento della popolazione, alle malattie croniche e ai rischi emergenti come pandemie o disastri ambientali. La sfida è quindi duplice: da un lato garantire una copertura territoriale uniforme, dall’altro centralizzare le competenze e le risorse in poli di eccellenza, capaci di gestire i casi più complessi. In questo contesto, il Policlinico Gemelli si candida come un punto di riferimento regionale e nazionale nella gestione dell’emergenza-urgenza”. Lo ha detto questa mattina Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, intervenuto all’inaugurazione dell’Anno accademico 2024-25 dell’Ateneo, sede di Roma. A questo fine, ha sottolineato, “è necessario rafforzare la collaborazione tra le istituzioni regionali e nazionali, implementare investimenti mirati e potenziare le infrastrutture. La rete dell’emergenza-urgenza deve essere vista non come un insieme di entità isolate, ma come un sistema interconnesso, capace di operare con protocolli condivisi, tecnologie interoperabili e percorsi di presa in carico integrati”.
“Il nostro impegno – ha concluso – sarà quello di continuare a formare medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti e ogni tipologia di professionista della sanità capace e solidale sì, ma dotato di una solida preparazione pratica, affinché possa essere protagonista di una sanità in continua evoluzione, capace di distinguere la rivoluzione epocale dell’intelligenza artificiale dai bisogni quotidiani del singolo”.