“Se il diavolo divide, il Simbolo unisce!”. Così il Papa ha sintetizzato il significato spirituale del Credo di Nicea, che “è soprattutto una preghiera di lode che ci unisce a Dio: l’unione con Dio passa necessariamente attraverso l’unità tra noi cristiani, che proclamiamo la stessa fede”. “Come sarebbe bello che, ogni volta che proclamiamo il Credo, ci sentissimo uniti ai cristiani di tutte le tradizioni!”, è il sogno di Francesco, nel discorso consegnato durante l’udienza a sacerdoti e monaci delle Chiese orientali. Secondo il Papa, “la proclamazione della fede comune richiede prima di tutto che ci amiamo gli uni gli altri, come la liturgia orientale invita a fare prima della recita del Credo”. “La vostra presenza diventi un simbolo della nostra comunione visibile, mentre perseveriamo nella ricerca di quella piena unità che il Signore Gesù ha ardentemente desiderato”, l’augurio finale.