In occasione della Giornata internazionale della tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili, che si celebra oggi, 6 febbraio, la Commissione europea e l’Alto rappresentante per la politica estera Kaja Kallas ribadiscono l’impegno dell’Ue per debellare tale pratica in Europa e nel resto del mondo. “Le mutilazioni genitali femminili sono una violazione dei diritti umani e una forma di violenza efferata nei confronti delle donne, delle ragazze e delle bambine. Si stima che abbiano subito mutilazioni genitali oltre 200 milioni di donne nel mondo, di cui almeno 600mila in Europa. Si tratta di un modo per affermare il dominio ed esercitare il controllo sociale su donne, ragazze e bambine. Questa pratica, che comporta conseguenze fisiche e psicologiche gravi e permanenti, non trova giustificazione alcuna sotto il profilo medico o etico ed è inammissibile ovunque”. La nota prosegue: “Siamo determinati a combattere ed eliminare le mutilazioni genitali femminili nell’Ue e nel resto del mondo. Lo scorso anno abbiamo adottato la direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, che impone agli Stati membri di includere la mutilazione genitale femminile come reato specifico nei rispettivi codici penali, di adottare misure preventive e predisporre azioni di formazione per gli operatori sanitari, di fornire alle sopravvissute un sostegno specialistico specifico e di raccogliere dati sui casi segnalati di mutilazioni genitali femminili”.