I giorni che precedono l’11 febbraio, in cui ricorre la Giornata mondiale del malato, si preannunciano ricchi di eventi per la Chiesa di Napoli e per la città, nell’anno del Giubileo che ci chiama ad essere “Pellegrini di Speranza”, con un programma che abbraccia, a partire da oggi, le visite pastorali dei vescovi ausiliari agli ammalati negli ospedali (tra l’altro la cappella dell’Ospedale Monaldi è una delle chiese giubilari diocesane), la festa della patrona dei dentisti, Sant’Apollonia (in collaborazione con l’Albo odontoiatri dell’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri di Napoli), momenti di preghiera come “Invece un samaritano: preghiera di ringraziamento a Dio per i curanti” e un convegno diocesano (in collaborazione con l’Ufficio liturgico diocesano, sezione ministeri), per giungere alla celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale arcivescovo Domenico Battaglia per la XXXIII Giornata mondiale del malato, martedì 11 febbraio, alle 18,30, nella parrocchia Santi Pietro e Paolo a Ponticelli.
Domani, venerdì 7 febbraio, in particolare, aiutati da uno schema dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, in ogni comunità sarà proposto “Invece un samaritano: preghiera di ringraziamento a Dio per i curanti”; dalle ore 16,45 alle 17,45 si potrà seguire questo momento di preghiera in diretta streaming su YouTube al canale “@SaluteCei”, e su Radio Mater, trasmesso da quattro cappelle ospedaliere sparse in tutta Italia, tra le quali la “cappella dell’Ospedale del Mare” a Ponticelli che per l’occasione riceverà per alcuni giorni la reliquia ex-corpore di San Giuseppe Moscati: “Testimone di santità e di carità eroica che contraddistingue la nostra città – sottolinea la diocesi di Napoli – e che ha fatto ricadere la scelta della ripresa streaming a livello nazionale anche dal suolo partenopeo”.
“L’intero programma rappresenta una preziosa occasione diocesana per riunirsi, riflettere e pregare insieme, rafforzando il senso di solidarietà e speranza cristiana verso i malati, le loro famiglie e chi se ne prende cura a tutti i livelli”, aggiunge la diocesi.