Gaza: Politi (Ndcf), “si rischiano rivolte incontrollabili in due Paesi chiave”

“L’idea che gli Stati Uniti possano prendere il controllo di Gaza senza un mandato del Consiglio di sicurezza dell’Onu può sembrare decisiva, ma ignora le difficoltà di ottenere un simile mandato senza un veto e senza pesanti rischi a valle”. Lo afferma Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation (Ndcf), commentando le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, che ha proposto di far diventare Gaza “la ‘rivière’ del Medio Oriente”, spostando forzatamente i palestinesi nei Paesi confinanti. “Anche in passato – prosegue Politi – ci sono stati pochi casi in cui operazioni di controllo del territorio o ‘peacekeeping’ avvenivano senza un mandato, ma si sono rivelati precedenti problematici e pericolosi. L’idea di far accettare a Giordania ed Egitto l’arrivo di circa un milione di profughi ignora l’estrema fragilità economica e sociale dei due Paesi: in altri termini, si rischia che, per abbozzare una soluzione definitiva al problema di Gaza, si generino rivolte incontrollabili in due Stati chiave del Medio Oriente, con evidenti ripercussioni sulla sicurezza israeliana. Il precedente del Libano – sottolinea l’esperto – già nel 1948, 1967 e 1970, interessato da tre ondate di profughi, dovrebbe far riflettere”.

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