Papa Francesco: testo della catechesi, “Simeone è testimone della speranza che non delude”

È il vecchio Simeone al centro della catechesi del Papa, preparata prima del ricovero al Gemelli e il cui testo è stato diffuso oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede, mentre il Santo Padre è ricoverato da 13 giorni nel nosocomio romano per una polmonite bilaterale. “Nel Tempio, che è casa di preghiera, lo Spirito Santo parla al cuore di un uomo anziano”, scrive Francesco: “Simeone, un membro del popolo santo di Dio preparato all’attesa e alla speranza, che nutre il desiderio del compimento delle promesse fatte da Dio a Israele per mezzo dei profeti. Simeone avverte nel Tempio la presenza dell’Unto del Signore, vede la luce che rifulge in mezzo ai popoli immersi nelle tenebre e va incontro a quel bambino che, come profetizza Isaia, è nato per noi, è il figlio che ci è stato dato, il Principe della pace. Simeone abbraccia quel bambino che, piccolo e indifeso, riposa tra le sue braccia; ma è lui, in realtà, a trovare la consolazione e la pienezza della sua esistenza stringendolo a sé. Lo esprime in un cantico pieno di commossa gratitudine, che nella Chiesa è diventato la preghiera al termine della giornata”: “Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele”. “Simeone canta la gioia di chi ha visto, di chi ha riconosciuto e può trasmettere ad altri l’incontro con il Salvatore di Israele e delle genti”, il commento del Papa: “È testimone della fede, che riceve in dono e comunica agli altri; è testimone della speranza che non delude; è testimone dell’amore di Dio, che riempie di gioia e di pace il cuore dell’uomo”.

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