Il Papa, l’11 febbraio scorso, ha istituito la Commissio de donationibus pro Sancta Sede, il cui compito specifico è quello di “incentivare le donazioni con apposite campagne presso i fedeli, le Conferenze episcopali e altri potenziali benefattori, sottolineandone l’importanza per la missione e per le opere caritative della Sede Apostolica, nonché reperire finanziamenti da volenterosi donatori per specifici progetti presentati dalle Istituzioni della Curia Romana e dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano”. Lo rende noto la Sala Stampa della Santa Sede. La Commissione, presieduta da mons. Roberto Campisi, assessore per gli Affari generali della Segreteria di Stato, con mons. Flavio Pace, segretario del Dicastero per la Promozione dell’unità dei cristiani, in qualità di segretario, è composta da: suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale; suor Silvana Piro, sottosegretario dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica; Giuseppe Puglisi-Alibrandi, vice-segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. “Il vincolo di unità e di carità (vinculum unitatis et caritatis) tra le Chiese particolari e la Chiesa universale contraddistingue la Chiesa di Cristo in tutti gli ambiti della sua azione evangelizzatrice”, si legge nel Chirografo diffuso oggi: “In ragione di tale vincolo, le Chiese particolari contribuiscono a procurare i mezzi necessari affinché la Sede Apostolica, quale garante di unità, possa prestare in modo appropriato il suo servizio alla Chiesa universale”. “Per promuovere il servizio della Sede Apostolica e considerata la situazione economica attuale – spiega il Papa – dopo aver consultato le istanze competenti, istituisco la Commissio de donationibus pro Sancta Sede, commissione permanente dedicata alla raccolta di donazioni e offerte per la Sede Apostolica, il cui compito specifico sarà quello di incentivare le donazioni con apposite campagne presso i fedeli, le Conferenze episcopali e altri potenziali benefattori, sottolineandone l’importanza per la missione e per le opere caritative della Sede Apostolica, nonché reperire finanziamenti da volenterosi donatori per specifici progetti presentati dalle Istituzioni della Curia Romana e dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ferme restando l’autonomia e le competenze proprie di ciascun Ente, secondo la normativa vigente”. Lo statuto della Commissione viene approvato ad experimentum per tre anni.