“Si avverte nell’aria la sensazione che la guerra pian piano stia per finire, nonostante che ci stiano bombardando con intensità, che i soldati stiano morendo sul fronte e si continui a lottare. Ma la nostra speranza è che questa guerra finisca e finisca con una pace giusta e duratura. E’ passato tanto, troppo, tempo”. Lo afferma mons. Oleksandr Yazlovetskiy, vescovo ausiliare della diocesi romano-cattolica di Kyiv-Zhytomyr e presidente della Caritas Internationalis. Che aggiunge: “Siamo grati a tutte le persone che ci sono stati vicini per tutto questo tempo. Nessuno si immaginava che questa guerra durasse così tanto. Ed è forse stato meglio così. Perché se lo avessimo saputo, ci saremmo potuti scoraggiare. Invece, abbiamo camminato passo dopo passo. E siamo grati che in questo cammino non sono mai mancate le persone e gli aiuti”. “Personalmente – prosegue il vescovo – sono orgoglioso del mio popolo per come ha affrontato questa prova e sono orgoglioso anche dei fedeli della Chiesa cattolica, di tutte le Chiese cristiane e confessioni religiose perché nonostante tutti questi disastri – e più andiamo verso l’est, più la distruzione è evidente – le persone credenti non si sono scoraggiate. Al contrario sono maturati nella fede, consolidati nella speranza, rafforzati nel donare aiuto alle persone in difficoltà”. Oggi, l’Ucraina celebrerà una “Giornata di preghiera nazionale per l’Ucraina”. “E’ un’occasione per rivolgere il nostro sguardo al Signore”, dice mons. Yazlovetskiy. “In ogni parrocchia, si pregherà o si farà qualche incontro ecumenico. Noi come Caritas abbiamo organizzato una preghiera nella Chiesa di San Nicola che è stata recentemente bombardata. Le persone credenti? Sperano nel Signore”.