Sensibilizzare sull’uso consapevole del digitale, mettendo in evidenzia il ruolo che tecnologie e intelligenza artificiale possono svolgere nel promuovere un cambiamento positivo, supportando gli esperti della salute mentale ad affrontare l’aumento dei disturbi nella Generazione Z. E’ l’obiettivo della nuova campagna del progetto Work For Humankind, che prende il titolo di “Meet Your Digital Self”, presentata ieri sera a Milano da Lenovo alla vigila del Safer Internet Day 2025 che ricorre oggi, 11 febbraio. Da una ricerca Bva Doxa sulla Generazione Z, commissionata da Lenovo, sempre presentata oggi, emerge che in Italia quasi 1 giovane su 2 (45%) tra i 18 e i 28 anni dichiara di percepire almeno ogni tanto una disconnessione tra la vita online e quella offline, e a causa di questa disconnessione prova solitudine, frustrazione e ansia. Tra gli intervistati della Gen Z più di un terzo (38%) ritiene sia più facile esprimersi online piuttosto che offline, mentre il 75% vorrebbe poter avere conversazioni delicate e profonde con la famiglia e i propri cari nella vita reale. Quasi la metà (49%) afferma che parlare con un esperto qualificato darebbe loro la fiducia necessaria per confrontarsi più apertamente con le persone che amano nel mondo reale.
Presente all’incontro Cristina Rigon, presidente Telefono Amico Italia, organizzazione di volontariato che gestisce il servizio di supporto 7 giorni su 7, via chat e telefono. “In questo momento storico – afferma – la Generazione Z si trova a dover affrontare sfide nuove legate alla disconnessione tra vita online e offline, con conseguenti difficoltà relazionali e sensazioni di disagio, inadeguatezza e solitudine. È fondamentale che i giovani non nascondano o addirittura reprimano le proprie emozioni, e che non abbiamo paura di chiedere aiuto per affrontarle, noi siamo al loro fianco, pronti ad offrire, in forma anonima e senza mai esprimere giudizi, tutto il supporto di cui hanno bisogno”.