Giornata del Malato: l’appello di Valastro (presidente CRI), “incontrare chi soffre, donare aiuto, infondere speranza”

“Incontrare chi soffre, donare aiuto, infondere speranza”: è “l’inno alla dignità umana che non deve mai spezzarsi” secondo Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana (Cri), pronunciato in occasione della XXXIII Giornata Mondiale del Malato, che ricorre oggi, 11 febbraio 2025. “Ricordiamo l’importanza di garantire che l’aiuto arrivi a chi si trova in difficoltà, di permettere a chi soccorre di fare tutto il necessario per salvare la vita altrui senza mettere a repentaglio la propria”, aggiunge Valastro in una nota diffusa oggi dalla Cri. “Spesso, proprio durante il servizio, il personale sanitario viene aggredito, diventa bersaglio di violenza, un fatto che è sempre più ricorrente e che a volte impedisce di prestare soccorso in maniera adeguata a chi soffre – ha detto il presidente di Cri –. Allo stesso modo, durante i conflitti di oggi, gli operatori umanitari finiscono per essere vittime delle guerre, proprio mentre supportano la popolazione civile cercando di alleviare le sofferenze di quanti, pur non prendendo parte al conflitto, ne restano purtroppo coinvolti”. Valastro ha colto l’occasione per ricordare l’attività di 150mila volontarie e volontari della Cri impegnati in oltre mille sedi su tutto il territorio nazionale. Un impegno ad aiutare nel concreto e a portare speranza, che parte dal lontano 1859, quando, a ridosso della Seconda guerra di indipendenza, le donne di Castiglione delle Stiviere e di Solferino soccorsero migliaia di feriti proprio durante il conflitto.

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