Tratta: mons. Tomasi (Treviso), “viviamo la nostra piena dignità riscattando quella degli altri, specie dei più deboli”

(Foto diocesi di Treviso)

“Siamo tutti stranieri residenti in questo mondo e abbiamo il diritto di riscatto nei confronti dei prigionieri, degli sconfitti della storia e dall’egoismo umano”. Lo ha affermato sabato sera il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, durante il momento di preghiera in cattedrale nella Giornata contro la tratta e lo sfruttamento di esseri umani. L’iniziativa diocesana – nella quale è risuonato forte il tema della speranza, che è al centro del Giubileo – è stata promossa da Caritas Treviso, Centro missionario, Discepole del Vangelo, Cooperatrici pastorali diocesane, Migrantes, Pime, Emmaus Treviso, Domus nostra. Esiste un forte legame tra la tratta di persone, la migrazione forzata e i cambiamenti climatici, hanno ricordato gli organizzatori: molte persone sono costrette a lasciare le loro case a causa di guerre e conflitti, siccità. “Questa maggiore vulnerabilità sta esponendo tante persone a un rischio maggiore di sfruttamento e di tratta. Quest’anno giubilare ci rivolge l’appello a stare dalla parte dei più vulnerabili”, hanno sottolineato. Partendo da piazza Duomo, i partecipanti si sono poi raccolti in presbiterio, dentro la cattedrale, per pregare e per ascoltare alcune storie di donne che, nei cinque continenti, hanno vissuto il loro riscatto da situazioni di sfruttamento, nel lavoro e nella vita personale, diventando testimoni di speranza. Il vescovo Tomasi ha sottolineato che “possiamo vivere pienamente la nostra dignità di persone riscattando quella di altri e di altre. È un diritto che ci è stato donato a caro prezzo dalla Croce di Cristo. Rivendichiamo questo diritto, fratelli e sorelle, ed esercitiamolo insieme!”.

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