Il Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) insiste sul mantenimento delle attuali disposizioni legali in materia di aborto. “L’attuale regolamentazione legale sull’aborto ha dimostrato il suo valore. Deve essere preservata”, ha detto la presidente, Irme Stetter-Karp, sulla possibile nuova regolamentazione, discussa oggi dalla Commissione Affari legali del Bundestag. Venerdì scorso anche i vescovi cattolici si erano espressi contro una possibile liberalizzazione delle norme sull’aborto. “Le modifiche proposte alla legge indeboliscono la tutela della vita non ancora nata”, ha affermato Stetter-Karp. La norma vigente contenuta nell’articolo 218 del codice penale, offre, invece, “un concetto di protezione comprovato”. Si considera “un duplice sostenitore del diritto delle donne all’autodeterminazione e della protezione della vita nascente”. L’attuale progetto di legge, tuttavia, mira a “indebolire questo equilibrio e a introdurre una tutela graduata della vita”. Stetter-Karp ha chiesto che la discussione abbia una base ampia, sia dal punto di vista sociale che politico. Il Bundestag e tutti i partiti devono tenere presenti, a suo avviso, le implicazioni di un possibile adeguamento giuridico. “È una questione altamente esistenziale, legata a dilemmi etici”, ed è impossibile che si possa decidere sul futuro del paragrafo 218 nel bel mezzo della campagna elettorale, nell’ultima riunione parlamentare prima del voto del 23 febbraio prossimo. Il fulcro dell’attuale proposta di legge interpartitica è l’eliminazione dell’aborto dal codice penale. Gli aborti fino alla dodicesima settimana dovrebbero invece essere “legali ed impunibili” e regolamentati dalla legge. Attualmente, in Germania l’aborto è illegale ai sensi dell’articolo 218 del Codice penale. Tuttavia, gli aborti nelle prime dodici settimane sono consentiti se la donna chiede preventivamente consulenza medico-sociale.