Domenica 2 febbraio si celebra la 47ª Giornata nazionale per la vita. A Verona opera da oltre 45 anni il Centro diocesano aiuto vita che assiste e supporta donne in gravidanza, mamme sole con figli, famiglie con bambini nella prima infanzia, presso la sede centrale, in strutture di accoglienza esterne o in collaborazione con la rete di volontariato operante sul territorio. Negli anni sono nati vari Centri aiuto vita nel territorio diocesano: Bardolino, Caldiero, Desenzano, Legnago, Lugagnano, Nogara, San Giovanni Lupatoto, Peschiera, Villafranca.
Sottolinea Roberto Bazzoni, presidente del Centro diocesano: “Nell’anno appena trascorso, insieme abbiamo incontrato e accompagnato 284 nuclei familiari, di cui 99 nuovi, provenienti da 37 Paesi oltre all’Italia; 87 sono i bambini nati nel corso dell’anno e 539 i bambini nei nuclei seguiti; 47 sono le mamme con figli rimaste sole e quindi che faticano a raggiungere una loro autonomia; 30 nuclei che per vari motivi non hanno la possibilità di avere la residenza in Italia e quindi non possono usufruire degli aiuti previsti dal sistema di welfare”.
Ampia l’offerta di sostegno: 304 colloqui di conoscenza e monitoraggio per offrire ascolto, sostegno psico-sociale, vicinanza ed accompagnamento; 3.703 consegne di beni di prima necessità per l’infanzia (latte, alimenti, pannolini, medicinali, vestiario, attrezzature per l’infanzia); 7 corsi personali di alfabetizzazione per sostenere la formazione di altrettante persone; 35 mamme sole in grande difficoltà che sono entrate nel Progetto Chiara di “adozione a vicinanza”; 16 mamme e 21 figli accolti in strutture protette; 15 bambini che frequentano l’accoglienza diurna al Nido del Centro diocesano.
Prosegue Paola Dal Dosso, responsabile operativa del Centro diocesano aiuto vita: “Se è leggermente diminuito il numero complessivo di chi ha chiesto aiuto, le situazioni di grave difficoltà sono molto aumentate; la precarietà più grande riguarda l’alloggio e la quasi impossibilità, soprattutto per le donne sole, di trovare una casa in affitto e poter prendere la residenza. Sono aumentate o, forse, sono emerse, più situazioni di violenza domestica che hanno portato alla necessità per donne e bambini di scappare dalla casa familiare e di intraprendere percorsi molto duri per ritrovare serenità e prospettive di futuro per sé e per i loro figli”.
In risposta a questa situazione sono stati promossi percorsi formativi per operatrici e volontarie sulla violenza di genere, insieme a Caritas diocesana e Acisjf Protezione della giovane; inoltre, da metà gennaio è stata riaperta la comunità di accoglienza per donne e minori, Casa Gabriella, che consente di ospitare 5 nuclei mamma-bambini e di intraprendere altre attività di sostegno, grazie alla collaborazione con la Fondazione Opera Famiglia Canossiana Nuova Primavera e all’impegno per creare nuove sinergie con chi opera in questo ambito. Riprende Dal Dosso: “La comunità insieme agli altri servizi, quali gli appartamenti di seconda accoglienza e il micro-nido per bambini da 1 a 3 anni, rappresenta l’impegno ad essere segno di speranza attraverso il sostegno alla vita”.
Aggiunge Bazzoni: “Proprio con questi sentimenti di speranza ci accingiamo a celebrare questa Giornata. A livello centrale, i momenti più significativi saranno la celebrazione della messa alle 11 presso la basilica di S. Anastasia e il concerto del Coro femminile Alicanto dal titolo ‘Cantando per la vita’ che si svolgerà alle 16 presso la chiesa della Santissima Trinità”.
Altre iniziative sono state organizzate dai Centri aiuto vita sul territorio diocesano e da varie parrocchie o unità pastorali, tra cui la veglia “Segni di vita in racconti, musica e preghiera”, prevista sabato 1° febbraio alle 20.45 presso la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, nel quartiere di San Michele Extra a Verona.