Stati generali natalità: Bordignon (Forum famiglie), “rafforzare partecipazione dei giovani perché il futuro si costruisce insieme”

(Foto Forum associazioni familiari)

“Ritrovarci insieme per progettare strade percorribili per rilanciare la speranza e la natalità nel nostro Paese è una priorità che il Forum delle associazioni familiari condivide fino in fondo. La questione dell’equilibrio demografico resta la priorità strategica per i nostri territori, per il nostro Paese e per l’intera Ue, e la questione giovanile è una delle variabili principali sulle quali agire”. Lo ha dichiarato ieri Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, in occasione degli Stati generali della natalità. “In questi giorni abbiamo condiviso una domanda: è meglio cambiare Paese oppure cambiare il Paese? La risposta è chiara: dobbiamo cambiare il trend e predisporre un nuovo spartito sul quale rilanciare il presente e il futuro – ha osservato Bordignon -. I dati ci parlano di un tasso di occupazione dei 20-34enni fermo al 59,7%, contratti precari sotto i mille euro, una forte emigrazione di laureati, formazione inadeguata, affitti onerosi, mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Di fronte a queste difficoltà possiamo alzare bandiera bianca oppure decidere che vale la pena cambiare prospettiva e accettare la sfida, come comunità e come popolo”. “Il Forum – ha aggiunto il suo presidente – crede che questa sia l’unica strada percorribile. Dobbiamo cambiare le regole del gioco: potenziare il dual system scuola-lavoro, semplificare l’accesso a micro-crediti e fondi Ue, creare reti di mentorship, destinare parte del patrimonio edilizio a giovani che costruiscono una stabilità professionale e familiare. Chiediamo maggiore partecipazione dei giovani attraverso strumenti come i Bilanci Partecipativi Comunali e piattaforme come Giovani2030. È necessario trasformare la vivacità e l’impegno dei giovani in potere decisionale, anche abbassando l’età del voto a partire dai sedicenni nelle elezioni amministrative e offrendo strumenti di civismo e formazione alla partecipazione”. Bordignon ha concluso: “Da queste strade può passare un cambiamento necessario. Il futuro non si aspetta, non si teme e non si subisce: si costruisce insieme”.

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