“La stessa fede nel Salvatore ci unisce non solo tra noi, ma con tutti i fratelli e le sorelle appartenenti ad altre Chiese e Comunità cristiane. Lo abbiamo sperimentato ieri, nella preghiera a İznik”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della messa presieduta nella Volkswagen Arena di Istanbul, in cui si è soffermato sul vincolo ecumenico, che è “vincolo di comunione”: “lo attesta anche la partecipazione dei Rappresentanti di altre Confessioni, che saluto con viva riconoscenza”, l’omaggio di Leone XIV. “Anche questa è una via lungo la quale da tempo camminiamo insieme, e di cui fu grande promotore e testimone San Giovanni XXIII, legato a questa terra da vincoli intensi di affetto reciproco”, ha proseguito il Pontefice: “Perciò, mentre chiediamo, con le parole di Papa Giovanni, che ‘si compia il grande mistero di quell’unità che Cristo Gesù con ardentissime preghiere ha chiesto al Padre Celeste nell’imminenza del suo sacrificio’, rinnoviamo, oggi, il nostro ‘sì’ all’unità, ’perché tutti siano una sola cosa’”.